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Funerale di rose

  Oggi non sono più eppure celebro la vita come l’ombra di un’alba al funerale di un desiderio. Mi spettava l’eredità di tanto male subito che ho voluto perpetrare per aver creduto nell’illusione. Amore, se mi senti, oggi ti seppellisco nel ricordo. So che tornerai come sempre avrai solo una nuova forma. Come un uomo di fede che non gioca con le parole fermo nell’attestazione dei fatti ti attendo nel giardino del cuore.

Sacrificio

Dentro la sfera dura ed eterna Che da sempre e per sempre È  Io sono l'assassino dell'Io Che nel silenzio e respiro ricettivo Tutto accoglie e porta a compimento. Il lampo di luce di un'intuizione Irraggia istantaneamente da ogni dove, Nulla è mai stato iniziato o finito Non esiste partenza e neppure meta Non esiste nome né esiste onore Che non sia quello della conoscenza di Sé. Sii pronto a morire e diventerai L'intero percorso verso la salvezza E sarai la salvezza stessa che si manifesta. Non stare a perdere tempo prendendo La mira verso un bersaglio lontano. Non avere l'ambizione di fare centro Mandando qualcosa distante da te. In quella piccola gloria v'è un pesante giogo Destinato a ripetersi accrescendo il dolore. Sii tu il bersaglio e l'arciere, svela  La falsità della molteplicità e immobile Attendi la grazia della vera conoscenza. Solo allora il tuo movimento sarà realtà E la tua azione potrà avere successo, Poiché non sarà volontà tua Ma desiderio ...

Il bersaglio

 Dentro la sfera dura ed eterna Che da sempre e per sempre è Io sono l'assassino dell'Io Che nel silenzio e respiro ricettivo Tutto accoglie e porta a compimento. Il lampo di luce di un intuizione Irraggia istantaneamente da ogni dove, Nulla è mai stato iniziato o finito Non esiste partenza e neppure meta Non esiste nome né esiste onore Che non sia quello della conoscenza di Sé. Sii pronto a morire e diverrai L'intero percorso verso la salvezza E sarai la salvezza stessa che si manifesta. Non stare a perdere tempo prendendo La mira verso un bersaglio lontano. Non avere l'ambizione di fare centro Mandando qualcosa distante da te. In quella piccola gloria v'è un pesante giogo Destinato a ripetersi accrescendo il dolore. Sii tu il bersaglio e l'arciere, svela  La falsità della molteplicità e immobile Attendi la grazia della vera conoscenza. Solo allora il tuo movimento sarà realtà E la tua azione potrà avere successo, Poiché non sarà volontà tua Ma del desiderio ch...

La mia debolezza

 La mia debolezza È una notte di luna piena, Magnifica e paurosa Dolce e potente. La mia debolezza Ha ammaliato molte anime Illuse di aver trovato Un porto nel mare della notte. Se avessi racchiuso In un vaso la mia debolezza Avrei potuto sanare Ogni ferita, rendere innocui I veleni più temibili. Ma io per primo ho temuto  La stella che illumina la notte Dell'incoscienza e la rende innocua E un canto di bellezza. Così ho dichiarato di essere forte E della mia stessa forza Riflessa contro di me Sono morto, tornando Ad adottare le mie fragilità Come il mio volto originario, Con un sorriso ammantato Appena di una malizia sconosciuta.

Mistica

 Tutti muoiono, ma ci sono due categorie di morenti: quelli che si sacrificano per il mondo, e quelli che nel mondo muoiono, sacrificandosi all’Altissimo. Ed evitano la prima e la seconda morte, perchè in verità essi vanno oltre ogni confine. Il loro spazio è lo spazio del cuore, e dentro quello stanno loro, tutti gli altri, tutte le follie e gli amori, i nemici e gli amici, e stanno tutti quanti dentro l’antro santo di carne di questi pii , perché tutto per loro è vanità che si perde nella luce della Luce divina. Quella e solo quella sta nel cuore di chi parla di segreti in modo silenzioso, invoca e loda l’Unico col cuore e ne fa culto con le opere. Questi sono preghiere incarnate, amici di Dio, se parlano dicendo follie, dicono le follie di Dio, e se aprono bocca per narrare di bontà, non parlano della loro, ma di quella del loro Amato. Dimenticando tutto hanno aperto al ricordo di ciò che conta, che vivifica. Se li guarderai non potrai distinguere in loro la tenebra dalla luce, ...

Buio

 Ho a che fare da sempre con l’indicibile che va a nozze con la sregolatezza delle mie pallide intuizioni che non hanno la forza di emergere fino alle alte luci. Il mio peccato è molto grave e anche se non fosse affatto sarebbe egualmente insostenibile. Tutto dice che sono mortale, mi anticipa da sempre un sentore di nulla e che neanche del mio pensiero resterà un ombra dopo la caduta e che il fango della mia opera non si scrollerà dal libro della mia vita mentre sarò sepolto dal mio tempo stesso. Tutti quei visi sorridenti e beffardi che incontro tra le pagine della mia storia di terza categoria, oppure agli angoli di questa realtà che ogni giorno brucia più in fretta, sono l’anticamera della mia futura eternità cui accedo col lasciapassare di un delitto che non ricordo di aver commesso. Ogni tanto, senza evocarlo, un raggio obliquo scende nelle profondità e per un istante rende palese quello che da sempre è insopportabile. Quegli istanti di perdizione sono il sapore della mia esi...

La via

Posso pulirmi i piedi Dalla polvere dell'essere E fare un balzo in ciò Che non ha regola e principio. In verità sono sempre stato Altrove da questo luogo Dove ci si contende disgrazia Ferendo e uccidendo il fratello. Sono stato ritirato nell'antro Del mio cuore immenso Per un eone o forse più Rigenerato nel corpo e nella mente Che sono puledri per il mio spirito. Il quarantesimo giorno Aprii il varco del mio capo E mi congiunsi col Misericordioso. Da allora ho compreso Che le meccaniche dei mondi Sono tutte girevoli  E ho iniziato a girare sull'asse  Del Paradiso che è il mondo Visto con gli occhi di chi Odia il male e non lo fa più. Le lingue e i simboli non hanno Misteri ai miei occhi aperti, La rondine e il cimitero Il sasso e il mare e ogni cosa Sono tutti chiari viatici Verso il Trono di Colui che è.